ZANETTO NASCE NEL 1963 PER VOLONTÀ DI BERNARDO ZANETTO.
Un uomo che ha intrecciato la storia della sua vita con la passione per la lavorazione dei metalli, riuscendo a trasmettere intatto questo amore, mai finito, al figlio Enrico, che oggi guida l’azienda.
Tante sono le tappe della storia di quest’azienda familiare modellata intorno al cuore e all’anima delle persone che, giorno dopo giorno, le danno forma con un lavoro certosino, frutto di maestria e dedizione.
ANNI ’40
Bernardo è poco più che un bambino quando scopre l’interesse per la lavorazione dell’argento, trascorre infatti i pomeriggi osservando dalle finestre gli artigiani di uno storico laboratorio di Padova.
È così che comincia ad apprendere il mestiere.
ANNI ’50
“Guardando si impara”: Bernardo ne è la prova, dal momento che a soli 14 anni è riuscito a farsi assumere nel laboratorio di cui osservava dalle finestre i lavori, diventando poi, in soli 3 anni, il capo del reparto battitura.
Questi sono gli anni fondamentali in cui matura importanti esperienze in tutte le sofisticate tecniche dell’arte dell’argento, fino a quando decide di avviare un proprio laboratorio.È così che comincia ad apprendere il mestiere.

ANNI ’60
Dopo un avvio dell’attività dedicato ai canoni classici dell’argenteria veneta, Bernardo ha dato sfogo alle sue spiccate doti creative, grazie anche all’impulso derivante dalle collaborazioni con alcuni artisti.
ANNI ’70
Sono gli anni delle sperimentazioni, della svolta nella produzione, che si rivolge ora ad oggetti d’avanguardia e design, anche con lavorazione dei metalli diversi dall’argento.
Zanetto è il primo a proporre oggetti in ottone martellato lucido, riscuotendo un significativo successo e lanciando quella che in breve tempo si affermerà come una moda.
Arrivano riconoscimenti e premi: primo fra tutti la medaglia d’oro alla Mostra internazionale dell’artigianato di Firenze nel 1973.

ANNI ’80
Del laboratorio fanno ormai parte diversi maestri artigiani e apprendisti. Inoltre, nel 1983 entra in azienda il figlio di Bernardo, Enrico che, animato da forte passione ed entusiasmo, estende la rete commerciale, affidando la distribuzione sul mercato italiano alla prestigiosa casa di rappresentanza B. Morone.
Con una nuova collezione di oggetti in rame martellato lucido, dal design accattivante, Zanetto entra nei migliori negozi del settore.
Questi sono gli anni fondamentali in cui matura importanti esperienze in tutte le sofisticate tecniche dell’arte dell’argento, fino a quando decide di avviare un proprio laboratorio.È così che comincia ad apprendere il mestiere.


ANNI ’90
In questi anni la produzione si concentra sulle esigenze della tavola e del servire, con collezioni in lega argentata e argento massiccio, che propongono una sobria modernità oppure reinterpretano in chiave più disinvolta le linee classiche.
Nel 1993 l’azienda si propone ad un pubblico internazionale partecipando alla fiera internazionale di Francoforte. I risultati sono da subito lusinghieri: l’apprezzamento dai paesi esteri è elevato, tanto che oggi, oltre il 75% della produzione viene esportato.
2000
Sono gli anni della nascita del design più innovativo, che si aprono con la collezione Africa, presentata nel 1999, straordinariamente originale e accattivante per forme e lavorazioni, da riscuotere entusiastici consensi di critica e pubblico internazionali, suggellati dai premi Form e Argò.
Con lo stesso spirito progettuale di rottura della tradizionale concezione dell’argenteria si sono inserite altre originalissime collezioni che hanno reso inconfondibile e distintivo il tratto di Zanetto, uno stile unico, in cui maestria, arte e bellezza si fondono diventando portabandiera nel modo di una raffinata concezione dell’artigianato di lusso made in Italy.


2010
L’evoluzione creativa di Enrico Zanetto dà un nuovo impulso alla produzione del laboratorio con la nascita di “Zanetto Arte”. Le più raffinate capacità produttive vengono messe alla prova nell’ambito di un ambizioso progetto: dare forma a vere e proprie opere d’arte.
Zanetto Arte è uno spazio concettuale, il frutto stupefacente della magica alchimia che scaturisce dall’incontro tra pura creatività e maestria artigianale. La prima opera di Enrico, “La Femme” è stata selezionata ed ammessa alla Biennale Internazionale d’Arte di Asolo.
